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APPUNTI DI UNA TAPPA INASPETTATA

14 Dicembre 2020

Gino ci ha appena raggiunti in Sardegna, a breve partiremo per Luogo Santo, un paesino del nord Sardegna a pochi km da Santa Teresa di Gallura. Siamo molto felici all'idea di conoscere Gianni e la comunità dello stazzo, qui staremo fino al 18 dicembre per poi ripartire la mattina del 19 verso Capo Testa così da iniziare la fase di ricerca in Valle della Luna. Faremo ritorno all’ ecovillaggio il 4 gennaio e staremo lì fino al 18. Il viaggio verso la Terra Santa inizia da Luogo Santo, il che ci fa sorridere e ci rasserena perchè oltre a essere un divertente gioco di parole è un chiaro segnale del fatto che, nonostante tutte le complicanze e le difficoltà, scegliere di proseguire il viaggio riadattando il percorso è stata la scelta giusta.



18 Dicembre


E' mattino presto e tutti siamo elettrici per via della partenza. In effetti si è appena concluso un brevissimo ciclo di permanenza nell' ecovillaggio e questi pochi giorni trascorsi insieme alla comunità ci hanno dato non poca energia, forse anche per questo ci sentiamo cosi adrenalinici. Questo aspetto per noi è nuovo, il progetto in realtà prevede che la fase di ricerca sociale negli ecovillaggi preceda la fase di ricerca artistica e non il contrario come in questo caso, ma nonostante i rischi era necessario procedere in questa direzione per consentire al progetto di fare il suo corso. Sono le circa le 17.00 e il sole sta per tramontare. È stata una giornata intensa, per arrivare a Capo Testa abbiamo impiegato più tempo del previsto, nessuno poteva immaginare che la pioggia dei giorni scorsi modificasse la strada impedendo al camper di passare. Sono servite due ore, ma alla fine grazie a un trattore siamo riusciti a far uscire Phoenix dallo stazzo. Stanotte dormiremo in camper e domani mattina all’alba inizieremo l’esplorazione di tutte e sei le valli per trovare il luogo più adatto all’allestimento del campo e all’accensione del fuoco centrale.




19 dicembre Sono circa le 9.00 del mattino, siamo appena arrivati davanti al faro di Capo Testa, la penisola che da Santa Teresa di Gallura saluta la Corsica.

Il tempo sembra non essere dei migliori, iniziamo ad avere il sospetto che il meteo questa volta posso metterci a dura prova. Pochi minuti per bere una tisana bollente e via in avanscoperta per trovare il punto più adatto in cui allestire il campo. Siamo appena arrivati e in poche ore la Valle ha cambiato il suo volto. Qui il tempo sembra scorrere in modo diverso.


Sono le 13.40 abbiamo appena finito di esplorare la terza e la quinta valle, trovare un luogo protetto sembra più difficile di quanto avessimo immaginato. Tra poche ore arriverà il tramonto, per cui con buona probabilità oggi passeremo la notte in camper. Ancora nessuno di noi ha avvertito il bisogno di mangiare, questo significa che siamo estremamente concentrati e che il corpo risponde bene ai desideri dello spirito.


Tutto ciò è molto molto positivo se consideriamo che tra qualche giorno inizieremo la pratica di digiuno che durerà 3 giorni; Sentire il corpo che si predispone con una certa coerenza ci da forza. Intanto domani continueremo l'esplorazione delle valli per trovare il luogo più adatto alla costruzione del campo così da iniziare il periodo di ricerca vero e proprio



23 dicembre Domani inizieremo il #digiuno di 3 giorni, finalmente questo pomeriggio siamo riusciti ad individuare un luogo adatto per la costruzione del campo e iniziare così il lavoro di ricerca. Il digiuno è una delle più #antiche #tradizioni #curative della storia dell’umanità, praticata da ogni cultura della terra. In termini spirituali, spesso questa pratica viene detta anche pulizia o purificazione, e si sviluppa in modo indipendente tra religioni e culture diverse, non come qualcosa di nocivo, ma come qualcosa di profondamente e intrinsecamente benefico per il corpo e la mente umana. Oggi è stata una giornata lunga e impegnativa, e non credo di avere le forze per continuare a scrivere.


24 dicembre

Anche se consideriamo questa tappa di Gaia -la nuova umanità- ufficialmente la prima, di fatto oggi inizia la terza sessione di ricerca artistica e per la prima volta saremo in quattro. Gino da pochi giorni si è unito a questo pellegrinaggio verso la Terra Santa. Lui ha una grande energia e certamente la sua presenza influirà sugli equilibri che in questi mesi con amore e pazienza abbiamo costruito. Ma è proprio nutrendo il nostro amore e la nostra pazienza che stiamo imparando a capire quanto sia importante perdere certi equilibri per poi ricostruirne dei nuovi, insieme. Il fatto che il giorno della vigilia di Natale coincida con il giorno in cui iniziamo la pratica del digiuno non è la conseguenza di una decisione ponderata o di chissà quali tipo di valutazioni, ma una di quelle sincronie che interpretiamo come una specie di consenso, una sorta di conferma che la direzione presa è quella giusta. Con la pratica del digiuno apriamo tutte le sessioni di ricerca. Questa pratica favorisce una certo grado di purificazione del corpo, aumenta il livello di concentrazione e rinforza notevolmente il sistema immunitario. Questi tre aspetti sono fondamentali e necessari perché si possa lavorare contemporaneamente su più livelli. In questo modo si ha la sensazione di entrare in un flusso che da quel momento in poi è di fatto costante. Tutto fa parte della ricerca, dal picchetto che trapassa la terra per fissare la tenda, al corpo che si immerge e rinasce dalle acque fredde del mare.




27 Dicembre 2020 Sono le 10.00 del mattino, il cielo è ancora grigio e piove. Oggi, appena svegli abbiamo fatto una meditazione per chiudere il ciclo di digiuno e accogliere questo nuovo inizio con il corpo e lo spirito rinnovati. Subito dopo abbiamo fatto colazione. Il primo pasto dopo un ciclo di digiuno ha un potere di trasformazione umorale inimmaginabile. Pur trattandosi di un pasto semplice, i sensi sono esplosi e il cuore si è riempito di gioia. A quel punto, con estrema naturalezza e spontaneità il gruppo si è disposto a cerchio in modo che ciascuno potesse condividere con gli altri la propria esperienza personale. Prima di qualsiasi momento di confronto è importante che ci sia un clima sereno e di apertura, che faccia sentire il ciascun elemento del gruppo e quindi il gruppo di conseguenza, in un luogo protetto e quanto più possibile privo di giudizio. Ci siamo confrontati sui giorni di digiuno che hanno coinciso sincronicamente e non volutamente con i giorni dei festeggiamenti natalizi. Dai racconti di ciascuno emerge un fatto in particolare e cioè che ciascuno di noi ha avuto modo di riflettere in più momenti su quanto cibo normalmente consumiamo durante questo tipo di ricorrenze. Celebrando "casualmente" il natale con la pratica del digiuno, abbiamo avuto modo di riflettere ancora una volta sull'impatto ambientale che possono avere le abitudini consumistiche della società attuale, in particolare quelle legate al cibo e alla sua produzione. Per questa ragione abbiamo deciso di seguire un'alimentazione semplice, fatta prevalentemente di prodotti di stagione e rivolgendoci agli agricoltori e ai produttori locali della zona in cui il progetto fa la sua tappa. Non sempre è facile e sentiamo che ancora c'è tanto da fare e che possiamo fare ancora di, più per ritrovare la felicità e l'abbondanza anche nella semplicità di un pasto sano, buono e a bassissimo impatto ambientale.



31 dicembre E' da qualche anno che viviamo il 31 di dicembre come un'occasione per seminare nuovi intenti, partecipando a cerimonie di purificazione del corpo e dello spirito con piante maestre, occasioni preziosissime per noi di crescita e di evoluzione. Quest'anno abbiamo sentito la necessita, condivisa da tutto il gruppo, di fare delle azioni concrete sviluppando buone pratiche. Con le forti mareggiate dei giorni precedenti, ed essendo capo testa molto esposta ai venti, le spiagge paradisiache di Valle della Luna si sono trasformate in una discarica a cielo aperto. I rifiuti portati dal mare, quelli che vediamo adagiati sulla riva, spesso rappresentano solo la punta dell'iceberg di un problema che riguarda l'intero pianeta, la quantità di rifiuti presente presente sul nostro pianeta è nascosta alla nostra vista, la nostra mente non riesce a concepire un disastro di tale portata perché si ha la percezione costante che si tratti di un problema lontano da noi, per cui inconsciamente ci sentiamo autorizzati a prestargli meno attenzione. E' per questa ragione che oggi, come segno di ringraziamento alla penisola di Capo Testa, abbiamo deciso di dedicare la giornata intera alla pulizia delle valli. È stato faticoso, momenti di tristezza e rabbia si alternavano a momenti di immensa gratitudine e gioia, mettendoci ancora una volta di fronte alla realtà dei fatti e cioè che questo pianeta è davvero inquinato e che le tracce di questa drammatica situazione si trovano anche in quei luoghi che nell'immaginario comune sono incontaminati. A volte la magia accade mentre compiamo le azioni più semplici. Oggi è successo, cosi dopo esserci tolti i vestiti ed esserci messi letteralmente a nudo, ci siamo prima immersi nelle acque fredde del mare per poi iniziare a correre, a suonare, a cantare e a danzare con gli abitanti della valle, che attirati dal nostro agire, si sono uniti a questa specie di atto celebrativo estemporaneo che neanche noi avevamo previsto. Il sole sta per tramontare, in questo momento della giornata la valle assume un aspetto ancora più affascinante e misterioso. Data l'intensità delle emozioni e in generale della giornata di oggi, siamo tutti molto stanchi e fisicamente provati. Mentre scrivo queste parole sul quaderno dei pensieri mi guardo attorno, non posso fare a meno di notare che nonostante la fatica fisica gli animi sono infiammati (in senso buono) dall'esperienza appena condivisa. Tutti, come un alveare in piena attività, si danno da fare per preparare la grotta nella quale viviamo da diversi giorni, alla celebrazione di questo anno che si conclude per dare spazio al nuovo dichiarando i nostri intenti e condividendo i nostri propositi attorno al fuoco, in cerchio come una grande famiglia universale.




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