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SOL DE S'ABBA – Festival di arti visive e performative
Bosa, IV edizione
Ogni anno il festival si trasforma, come l’acqua che gli dà il nome.
Edizione dopo edizione, cambiano le forme, i colori, i racconti – ma resta vivo il desiderio che l’ha fatto nascere: celebrare Bosa e il suo territorio attraverso l’incontro tra corpi, immagini, suoni e pensiero.
Sol de s’Abba è un festival che scorre.
Si nutre delle acque del fiume Temo e del respiro del Mar di Sardegna.
Apre spazi in cui l’arte contemporanea diventa un modo per abitare il presente con più attenzione, e per ripensare i legami: tra le persone, e tra l’essere umano e ciò che lo circonda.
DAL 19 LUGLIO AL 9 AGOSTO

Danza contemporanea, performance, fotografia, videoarte.
Ma anche laboratori, installazioni, incontri.
Ogni gesto, ogni proposta, nasce per attivare una comunità temporanea e sensibile, che si muove insieme, nella stessa direzione.
Il nome del festival – Sol de s’Abba (“coloro dell’acqua”) – racconta già la sua visione: portare trasformazione, come fa l’acqua.
Rigenerare, nutrire, lasciare tracce.
Attraverso linguaggi fluidi, simbolici, accessibili a tuttə.
Bosa ci ispira ogni anno.
Noi proviamo a restituirle qualcosa, in forma di arte.

chi siamo
Sol de s’Abba nasce da un sogno condiviso, da una visione che si è trasformata in luogo, relazione, forma.
Il festival è ideato e organizzato da Prendashanseaux, associazione culturale attiva da oltre dieci anni nella promozione dell’arte contemporanea, con particolare attenzione al linguaggio del corpo, della danza, dell'immagine e della comunità.
La direzione artistica è a cura di Fabio Sau e Antonio Bissiri, che dal 2021 immaginano e costruiscono ogni edizione con cura, coraggio e desiderio di dialogo.
Un fotografo e videomaker, un artista e pedagogo del corpo. Due sguardi diversi ma complementari, che intrecciano le loro sensibilità per dare forma a un festival che cambia ogni anno, ma che resta sempre profondamente radicato nel territorio e nelle sue energie.
Ma Sol de s’Abba non è solo un progetto artistico: è una rete viva fatta di volontari, artisti, collaboratori, cittadini.
È grazie a chi cucina, a chi monta una luce, a chi accoglie il pubblico, a chi apre le porte di casa o presta un cortile che il festival prende corpo.
Tutto quello che accade, accade insieme.
È un lavoro collettivo, un esperimento in ascolto, una festa in cui ognuno può portare qualcosa.
Sol de s’Abba è anche loro.
Di chi ci crede, ogni anno.





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