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  • prendashanseaux

HAI DONATO! GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Aggiornamento: 7 apr 2021

Il nostro progetto, così ambizioso, ha potuto prendere vita grazie a te, che insieme ad altre splendide persone hai creduto in noi, hai Creduto in Gaia la Nuova Umanità.



La tua donazione ha fatto sì che potessimo fare i primi passi ma anche superare i primi ostacoli, arrivati in fretta e con una certa intensità, e non possiamo non citare l’incidente col primo camper messo a disposizione da cari amici e che abbiamo potuto riacquistare per proseguire il viaggio.


Sì il viaggio, che nonostante le limitazioni dell’emergenza, con cautela e dedizione abbiamo portato avanti, vivendo decisive esperienze in Sardegna (per ora).

Sul Monte Arci, esattamente a Pau, grazie al Museo dell’Ossidiana, in collaborazione con l’amministrazione del piccolo comune di 280 anime, abbiamo avuto a disposizione la casa del cacciatore come rifugio e da li abbiamo vissuto per due settimane immersi in un bosco di alti lecci. Era estate e abbiamo incontrato animali (troppo pochi) e concepito e manifestato una performance all’alba e una al tramonto, due istallazioni permanenti, una delle quali come invito a proibire la caccia, un mercatino di eco-artigianato di Petite Prendas ed un emozionante laboratorio fotografico con Lucia Baldini.





Sono stati giorni unici, con pratiche di silenzio e digiuno e circondati dall’ossidiana, una pietra tanto nera quanto potente, così abbiamo dedicato la nostra ricerca alla potenza della voce nella meditazione e alla piena presenza dei nostri corpi in relazione con il bosco e i suoi elementi e riflessi, sia interiori che maestosamente davanti ai nostri occhi. Il bosco ti avvolge e ti accoglie se entri in un umile e onesto contatto con lui, se ne hai cura e rispetto e qualche volta di notte anche timore.



La fase artistica di questa tappa è avvenuta in Valle della Luna a Capotesta. Non ci sono parole per descrivere la bellezza della valle, ma abbiamo cercato di appartenervi.

Questa volta è inverno e le sfide sono tante, le pratiche di yoga, combattimento, canto e meditazione hanno dovuto ritagliarsi del tempo mentre spostavamo ripetutamente il luogo dell’insediamento alla ricerca di riparo da pioggia e vento. C’è stato il maestrale e il grecale, abbiamo sentito freddo, ma il 31 dicembre abbiamo fatto un magico bagno purificante nelle acque agitate della terza valle. Ci guardavano stupiti gli abitanti della valle. Con loro abbiamo passato l’ultimo giorno dell’anno raccogliendo rifiuti da aiuole e scogliere, un’azione dura e minuziosa nel caso della plastica a riva, celebrando con un coraggioso tuffo quell’energia così sana e guaritrice sprigionata.





E così tanto altro, potenti cerchi di parola, risate e pianti, relazioni che si coltivano, trasformano, maturano e si comprendono.


Fuoco aria acqua terra


Momenti che grazie a te abbiamo potuto vivere e condividere e che nutriranno le tappe future di Gaia ma potenzialmente delle generazioni a venire. Siamo il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.




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